La Toscana è stata scelta, fra le molte proposte, come luogo più idoneo, e oserei dire anche più affascinante e variegato, per svolgere i Mondiali di Ciclismo, per la gioia di quanti amano questo meraviglioso quanto faticoso sport.
Lucca è stata particolarmente coinvolta e ha saputo donare a quanti hanno partecipato attivamente o come semplici spettatori, la sua incantevole e storica bellezza. Potevamo non esserci anche noi? La risposta è scontata: no!
E allora via con i tandem! Sì, perchè, in parallelo con il ciclismo, quello vero del mondiale, è partito un altro ciclismo, forse ancora più vero, perchè fatto di condivisione, affiatamento e voglia di superare tutte quelle barriere che si creano intorno alla disabilità.
10 tandem sono partiti allora da Firenze, per arrivare a Siena, poi Massa marittima, Casciana Terme per arrivare a Lucca, dove hanno partecipato alla gran fondo.
Venerdì 20 Settembre la nostra sezione UIC ha accolto il gruppo dei tandemmisti affiancandoli, o meglio cercando di rimanergli a ruota…ma che fatica! Solo un paio di giri delle mitiche mura di Lucca hanno distrutto noi tandemmisti della domenica! E da bravi sportivi quali siamo, subito dopo un controllo oculistico (che non fa mai male anche se per cambiare le cose servirebbe un miracolo!) effettuato gratuitamente grazie alla disponibilità degli oculisti, in primis del primario del reparto di Oculistica dell’Ospedale campo di Marte di Lucca, il Dott. Fausto Trivella, e della presenza del camper dell’Agenzia per la prevenzione della cecità, ci siamo mangiati un bel gelatozzo!
Ma i veri ciclisti sono loro: Giorgio Danesi alla guida di Sebastiano Buccieri, Luciano Canevaruolo con Loris Bordin, Giorgio Cavasin con Carlo Durante, Mario jofrain con Graziano Gallusi,Mario Macis con Franz Gatscher, Stefano Marelli con Angelo Bella, Giuseppe Sabatini con Teresa Pagliaroli, Mario Galanti con Christoph oberschmied, Antonio Peruzzi con Mario borghi, Giulio Simonetti con Angelo Grazzini, tutti insieme nella foto a fianco del nostro presidente Massimo Diodati, al primario di oculistica Dott. Trivella, alla ragazza del servizio civile Tiziana Salsini, ai tre equipaggi improvvisati per l’accoglienza, costituiti da Marco Carrai con la guida Pietro Salsini , Danilo Fabio con Gabriele e Silvia Chelazzi con Massimo Fenili, e al duo, Niccolò Zeppi e Laura Seroni, che per un tratto ha pedalato con loro).
Ed ecco allora la loro avventura raccontata da Angelo Grazzini, presidente UIC di Montecatini e infaticabile sportivo.
“Salve a tutti, eccoci di ritorno dalla nostra pedalata “insieme verso il mondiale”. Mi sto riprendendo dalle fatiche, fisiche e mentali, dopo aver attraversato le nostre bellissime terre di Toscana insieme a un gruppo di ardimentosi ciclisti, 10 Tandem per correre paralleli al mondiale di Ciclismo che si è svolto in Toscana dal 22 al 29 Settembre, per testimoniare la nostra presenza attiva, per dire con la nostra bici, con le nostre guide, con la determinazione e la voglia di vita che ci contraddistingue, che ci siamo anche noi. Firenze, Siena, Massa marittima, Casciana Terme e Lucca, dove il giorno 21 Settembre si è svolta la Gran fondo del mondiale, quella che ha visto alla partenza insieme ad un migliaio di ciclisti, anche il nostro gruppo di tandem, con lo speacker che scandiva i nostri nomi, che ha scosso con un grande aplauso gli spettatori presenti. Dunque partenza da Firenze il giorno 17, destinazione San Gimignano Siena, per 105 km. L’accoglienza del Consiglio Regionale, attraverso il saluto di Antonio Quatraro, la presenza dei dipendenti del consiglio stesso, ha dato il via alla manifestazione. Siamo stati per altro ripresi dall’emittente Rai, che ah successivamente mandato un servizio inerente alla nostra manifestazione. è partito anche Niccolò Zeppi che ha percorso la prima parte della tappa insieme a noi, fra un lamento e l’altro, destando per altro parecchio interesse, non per la sua presenza ed i suoi gemiti di fatica, bensì per lo spettacolo che ha offerto la sua brillante guida! Laura ha colpito un po tutti, anche i ciclisti accomodati, si fa per dire, sulla sella posteriore del tandem! Ho dovuto faticare non poco per convincere Giulio a rimanere alla guida della mia bici, voleva andare a tutti i costi a fare da guida a Laura! Che ingrato!
Le colline della Chiantigiana, il vallonato che ci ha portato verso San Gimignano, con i suoi strappi aspri che mozzavano il fiato, hanno pian piano fiaccato anche lui, che si è poi convinto a continuare a guidare me, anche perchè nel frattempo Niccolò e Laura avevano saggiamente ripreso la via del ritorno verso Firenze. Eravamo attesi a San Gimignano dal Presidente della sezione di SienaMassimo Vita, il quale ha dovuto fra l’altro sorbirsi una lunga attesa, circa 2 ore di ritardo sulla tabella di marcia prevista, dovuta ai numerosi contrattempi sul percorso, forature, guasti tecnici, le soste in attesa dei meno allenati ed i rallentamenti del gruppo che ovviamente doveva presentarsi compatto all’arrivo a San Gimignano. Grazie Massimo per la tua pazienza, che credo sia stata premiata dallo spettacolo offerto dai ciclisti all’arrivo in piazza. Dopo un veloce pasto, via, ripartenza per Siena, in quel tratto tutto è filato liscio, fra l’altro si è aggiunto a noi un altro, si fa per dire, tandem, Mario Borghi da Siena con Antonio alla guida, che con grande coraggio hanno finito con noi il tour, pedalando con un mezzo che a prima vista sembrava tutto meno che un tandem da corsa! grandi, siete stati veramente grandi a spingere quella jeep per quasi 400 km!
siamo arrivati in albergho facile facile, quindi, dopo una doccia ristoratrice, appuntamento in piazza del Campo con il Presidentone, appunto Massimo, il quale ha offerto un sontuoso aperitivo presso un bar della piazza del palio, una cosina veramente deliziosa, che da solo valeva una cena! Li non sono riuscito a tenere unito il gruppo! ! ognuno ha corso per se!
Il giorno 18 siamo ripartiti per Massa Marittima, 125 km di un percorso che alla fine si farà sentire sulle nostre gambe con i suoi 1450 metri di dislivello, che, dopo i 1850 del giorno prima, finirà per darci il colpo di grazia.
Dopo una breve sosta per il nostro ristoro a Montalcino, siamo arrivati in albergo nella splendida cittadina Maremmana, salutati dai rappresentanti della sezione di Grosseto, il presidente Luciana pericci, ivo massai, e graditissima sorpresa,due esponenti della locale amministrazione Comunale. Il giorno 19 altra levataccia, credo di essermi attirato anche qualche insulto dai ciclisti, quindi partenza per la terza tappa, Casciana Terme, circa 105 km, dopo aver sostato a Volterra per il giusto e meritato ristoro. Lungo la salita di Volterra, 10 km pedalabili, siamo stati affiancati e superati dai primi ciclisti professionisti che si allenavano per il loro mondiale, che figura! Ad un certo punto volevo scendere dal tandem, ho creduto di essere fermi! andavano il doppio! Ma non divaghiamo, alla sosta a Volterra per altro eravamo intorno al sessantesimo km, con circa 1600 metri di dislivello sulle gambe, ecco dunque la spiegazione, accusavamo un leggero affaticamento, i professionisti erano forse più freschi! Una lunga discesa, quindi un tratto piuttosto facile, ci ha portato, dopo gli ultimi 45 km, nella bella cittadina Termale nella provincia di Pisa. Anche quì, grazie per la vostra presenza, siamo stati salutati dal Presidente Sezionale, Davide Ricotta, accompagnato dal presidente del gruppo sportivo non vedenti di Pisa Sandro Bensi.
Avevamo bisogno di energie! indovinate? una buona gelateria, Dio li benedica, ci ha quasi obbligati ad assaggiare il loro ottimo prodotto! tanto che anche dopo cena, siccome il localino in questione era proprio nella piazzetta di fronte al nostro albergo, molti di noi hanno rifatto una visitina per riprovare il gelato! qualcuno non aveva capito il primo. Dopo eravamo tutti più convinti della bontà della scelta!
Eccoci all’ultima tappa, da Casciana Terme a Lucca, per un facile percorso senza troppo dislivello, un centinaio di Km che abbiamo pedalato senza nessun intoppo fino alla bellissima città Toscana.
A viareggio abbiamo incontrato anche Fabio Andrei, si, lui, l’avvocato Carrarino che ci è venuto incontro, per poi pedalare fino a Lucca, quindi correre insieme a noi la gran fondo del giorno successivo.
Una sosta di un’oretta a Viareggio, un ristoro che per qualcuno è risultato fatale! Noi Toscani abbiamo commesso l’errore di indicare ai ciclisti che lungo il molo della cittadina di mare era attraccata una barchetta con relativo servizio di fritturina di pesce fresco, ve lo immaginate? C’è stata una lunga volata per accaparrarsi i posti migliori! primi sono arrivati naturalmente i ciclisti che solitamente aspettiamo sulle salite! Dopo erano tutti più sorridenti! Perchè, mi sono chiesto? semplice, non puoi mangiare una buona frittura di pesce bevendo acqua!
Ripartenza quindi verso l’appuntamento con i rappresentanti della sezione di Lucca, che dalla cima del monte magno ci hanno scortato, insieme alle pattuglie dei carabinieri, a fare 2 giri delle mura di Lucca, per fermarci infine per il saluto a fianco del camper oftalmico dell’agenzia per la prevenzione, che ha fatto da cornice all’arrivo del nostro tour. Ma lungo la veloce discesa che porta a Lucca, To? chi c’è? Giuliooooooo! dove vai! vai dritto! Zitto, sta arrivando Niccolò, con Laura! nooooo, quì finisce che cadiamo! Stai concentrato, dai che è finita, noooo! mi vuoi abbandonare quì? ormai hai fatto trenta, abbiamo condiviso tutti questi km sudati e, che fai? al limite tu guidi Niccolò e io consegno la guida a Laura! mi sembra più logico! ma che logico e logico! se la vedessi mi abbandoneresti anche tu, sicuramente! una volta convintosi che ormai doveva sopportarmi fino all’ostello, che avrebbe ospitato il gruppo per il venerdì, mi ha comunque lasciato da solo, giustificatissimo, per accompagnare alcune guide a Firenze per riprendere le loro auto per la ripartenza verso le rispettive abitazioni il sabato.
Devo dire che, comunque nel cambio ci ho guadagnato, Il presidentone di Lucca, Massimone Diodati, grande Presidente, devo dire, mi ha messo a disposizione una carinissima volontaria per andare a ritirare le iscrizioni per la corsa del giorno dopo. Se non altro Tiziana è carina e, non brontolava!
Ricominciamo dall’inizio? no, no, niente paura! dall’inizio della gran fondo, ricordate? lo speacker, gli applausi per i nostri tandem, per le nostre magliette di campioni del mondo, con lo splendore del bianco e le striscie iridate che avvolgono il nostro torace, il nostro cuore che batte per l’emozione di esserci. La partenza del tratto a velocità controllata, quindi ci siamo! il km 0! tutti in fila, la velocità che aumenta, l’adrenalina che sale, le gambe che iniziano ciò per cui sono state create! la spinta costante ma decisa verso la prima salita, con un tratto finale di circa 450 metri veramente devastante, dove alcuni ciclisti non riescono a non mettere il piede in terra! un primo tratto con pendenza al 15%, quindi si passa oltre il 17, per finire l’ultimo strappo ancora al 15% , che fatica! Ci riprendiamo un po, si respira, quindi giù verso la discesa di Collodi, il paese di Pinocchio! ho chiamato la fatina, ma non si è fatta vedere! Ancora un bel tratto di pianura, dove io e Giulio abbiamo spinto decisi sui pedali, con i ciclisti che sfilavano e stupiti gridavano alè! forza, facile in 2!
Ecco L’ultima salita, quella del Montecarlo, con uno strappo che non ti aspetti se non conosci, come noi, il percorso che ti frega, con una rampa finale, che dopo una breve discesa, quando ormai le gambe sono rilassate, ti da il colpo di grazia! Poi giù in discesa, Giuuliooo! piano! Tranquillo, si va a 60! poi ho scoperto, ma questa è un’altra storia, che in realtà in quel tratto abbiamo toccato 75 km orari! Cosa devo fare? me lo sono scelto.
Eccoci finalmente nella piana di Lucca, il tratto finale, gli ultimi 20 km dove ormai la spinta era massima, per arrivare a tutta, per arrivare a braccia alzate verso la vittoria, verso la nostra vittoria, con il fiato corto ma con il cuore che scoppiava per la gioia di esserci ancora una volta.
Grazie ragazzi per aver condiviso con me questo bellissimo e indimenticabile evento, un mondiale che è anche il nostro, di coloro che vogliono ancora battersi per vincere la vita.
Giorgio Danesi alla guida di Sebastiano Buccieri da Vicenza, Luciano Canevaruolo con Loris Bordin da Vicenza , Giorgio Cavasin con Carlo Durante da Treviso, Mario jofrain con Graziano Gallusi da Reggio Emilia ,Mario Macis con Franz Gatscher da Bolzano, Stefano Marelli con Angelo Bella da Catania, Giuseppe Sabatini con l’immancabile Teresa Pagliaroli da Roma, Mario Galanti con Christoph oberschmied da Roma, Antonio Peruzzi con Mario borghi da siena, Giulio Simonetti con me.
Questo l’elenco dei grandi ciclisti, grandi come i nostri cuori che continuano a scandire il ritmo della vittoria.
Angelo Grazzini