La parola “ipovedente” è entrata da poco nel vocabolario italiano, tanto che ancora molte persone non sanno esattamente quale sia il suo significato.
La si rinviene per la prima volta in un testo legislativo nel 1984, in relazione alla fornitura di protesi da parte del Servizio Sanitario Nazionale, ma solo con la Legge 138 del 2001, ha assunto un preciso valore giuridico. Nella suddetta legge viene, infatti, delineata la figura dell’ipovedente, come colui che ha gravi problemi di vista, ma che non rientra nel concetto di cecità. In particolare, sulla base di parametri oggettivi, quali il visus (acutezza visiva) e il campo visivo (ampiezza dello spazio che l’occhio riesce a percepire), vengono distinti
- i ciechi assoluti
- i ciechi parziali
- gli ipovedenti gravi
- gli ipovedenti medio-gravi
- gli ipovedenti lievi
Ai fini della presente legge, abbiamo la seguente classificazione.
Si definiscono ipovedenti gravi:
- coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1 decimo in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione;
- coloro il cui residuo perimetrico binoculare è compreso fra il 10% e il 30%.
Si definiscono ipovedenti medio-gravi:
- coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 2/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione;
- coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 50 per cento.
Si definiscono ipovedenti lievi:
- coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione;
- coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 60 per cento.
È importante sottolineare che solo gli ipovedenti gravi hanno diritto alla pensione e possono usufruire di alcune agevolazioni previste per i ciechi, quali ad esempio, il collocamento obbligatorio come centralinisti o masso-fisioterapisti. Gli altri ipovedenti possono, invece, rientrare nella categoria degli invalidi con diversa percentuale di invalidità e conseguentemente diversi benefici economici e lavorativi.
Va comunque evidenziato che solo ai ciechi assoluti spetta l’indennità di accompagnamento.
L’ipovedente festeggia la sua festa insieme ai ciechi il 13 Dicembre in occasione di Santa Lucia.