Con 25 scatti altrettante persone non vedenti o ipovedenti costruiranno un percorso narrativo esperenziale autonomo nel progetto di Uici Sezione Territoriale di Lucca, il fotografo Marco Savoli e con il patrocinio del Comune di Lucca. L’idea del progetto nasce da uno scambio dove, da un lato, il fotografo Savoli ha cercato attraverso una scatola multimediale, seppur corredata da strumentazione analogica, di mettere in condizione un non vedente di vivere un’esperienza fotografico narrativa autonoma, mentre dall’altro l’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti di Lucca con i suoi associati cercherà, attraverso i risultati del proprio lavoro, di insegnare nuovamente alla società la capacità di guardare il mondo che ci circonda senza la spasmodica necessità di condividere tutto e subito, ma recuperando il valore del tempo e della riflessione che sono necessari per non generare contenuti vuoti di significato e di visione. Come ha infatti dichiarato Savoli: “Il progetto nasce dalla consapevolezza che la fotografia è tutt’altro che vedere, ma è percepire, utilizzando tutti i sensi a disposizione di cui forse, in ordine d’importanza, la vista è proprio l’ultimo”. Nessuna provocazione, piuttosto “una richiesta d’aiuto” in una società che, assuefatta dalla vista e costantemente aggredita da milioni di immagini, non ci permette più di chiudere gli occhi per guardare. Silvia Chelazzi, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Lucca, ha raccolto la sfida ed è pronta, con l’associazione che rappresenta, al nuovo viaggio: “Dei sensi – ha spiegato Silvia Chelazzi – la vista, è il più prepotente, ingombrante, a tal punto da sopraffare gli altri ed elaborare la realtà con rapidità, impedendone una ‘visione’ profonda, intensa e intima. Spesso chi può avvalersi della vista non perde nemmeno una frazione di secondo a toccare ciò che vede, nemmeno un secondo ad ascoltare ciò che lo circonda, né di associarvi nessun sapore”. La scatola, come una bottiglia in mare aperto con la richiesta di aiuto di Marco, approderà nelle mani di 25 persone non vedenti/ipovedenti della sezione di Lucca che, attraverso i loro 25 scatti, ovvero uno solo per ciascuno, raccoglieranno il suo SOS: un viaggio esperenziale attraverso le capacità, le emozioni, le sensazioni maturando la consapevolezza delle proprie “visioni”, e donandole agli altri. Al termine del progetto infatti tutto il materiale raccolto verrà editato ed elaborato per la creazione di una mostra alla scoperta di nuova visione, quella di 25FRAMES-PERCEZIONI e dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti di Lucca. Nei prossimi mesi Marco Savoli lancerà un secondo progetto artistico, sempre all’interno del format 25FRAMES, in collaborazione con alcuni Istituti Penitenziari Toscani. Qui sotto alcuni collegamenti ai quotidiani online locali https://www.lagazzettadilucca.it/cultura-e-spettacolo/2021/09/parte-il-progetto-artistico-25frames-percezioni/ https://www.quinewslucca.it/lucca-fotografi-senza-vista-scatola-multimediale-chelazzi-savoli-unione-ciechi.htm